Primo film italiano in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, dove è stata presentata la seconda opera registica di Mirko Locatelli I corpi estranei (già regista de Il primo giorno d’inverno) con Filippo Timi e l’esordiente Jaouher Brahim. Il film affronta, mescolandoli, i temi del dolore, della genitorialità e del razzismo.
La storia è quella di un uomo solo a Milano dov’è arrivato con il suo bambino, affetto da una grave malattia. In ospedale incontra Jaber, un 15enne migrato in Europa da poco, in fuga dal Tunisia. I due sono costretti a “convivere” in ospedale, dove Jaber si trova per assistere un amico malato. La malattia è l’occasione per un incontro tra due anime sole e impaurite, due “corpi estranei” alle prese con il dolore.
Nel difficile ed introspettivo ruolo del padre Filippo Timi, che ha accettato di non essere pagato per fare il film.
Nel difficile ed introspettivo ruolo del padre Filippo Timi, che ha accettato di non essere pagato per fare il film.