Un viaggio nellIo
03/12/09 – La fantascienza, specie quella più ortodossa e di matrice idealmente letteraria, è il genere cinematografico che più di ogni altro ha saputo veicolare riflessioni di natura filosofica e psicoanalitica, fin dai classici come “Il pianeta proibito” per arrivare a un must come “Alien”. Non fa eccezione il film desordio di Duncan Jones, che prova a riflettere su basi psicoanalitiche raccontando un racconto didentificazione e sdoppiamento che però sincarta e si perde nel suo sviluppo.
Sam Bell è da solo, in unastronave stazionata sulla Luna e in missione triennale per raccogliere dellelio che rifornisce di energia la Terra: ma quando per un incidente resta ferito, il risveglio gli porterà una scottante verità. Una sorta di “2001: Odissea nello spazio” in chiave operaia che, nella sceneggiatura di Nathan Parker diventa un racconto psicoanalitico in un contesto di genere che ricorda, simpaticamente, “Spazio 1999”. Il nucleo centrale del film verte chiaramente sul rapporto tra se stessi e laltro, che spesso non è che un riflesso speculare, inserito in un contesto di alienazione e solitudine (che il film in realtà dice, più che mostrare) basato sulla dialettica tra comunicazione verbale e non verbale (vedi le emoticon di Gerty). Jones usa con cura la messinscena di sguardi e contatti, evidente nella scelta di uno stacco nel montaggio dei video-messaggi come primo segnale di malessere, e nello spazio filmico. Nonostante questo, a partire dalla parola che anticipa limmagine nello sviluppo dellinvestigazione, il film si affida troppo a una struttura affermativa e conciliante. che rinnega le problematiche sollevate in precedenza.
La sceneggiatura non si cura molto dello sviluppo e dellevoluzione dellintreccio tra i due personaggi e singarbuglia con una banale cospirazione che non arriva molto in fondo (e risulta un po strano il ruolo di Gerty in tutto ciò), mentre Jones dimostra un buon potenziale visivo e concettuale che non sa disciplinare adeguatamente. In compenso su Sam Rockwell e sulla sua capacità di tenere in piedi un film si può sempre contare; così come sul fatto che Jones, qui alle prese con un budget infimo, possa diventare davvero un regista valido.
(EMANUELE RAUCO)
Titolo originale: Moon
Produzione: Gran Bretagna 2009
Regia: Duncan Jones
Cast: Sam Rockwell, Kevin Spacey, Dominique McElligott, Kaya Scodelario, Matt Berry
Durata: 97′
Genere: fantascienza
Distribuzione: Sony Pictures
Data di uscita: 4 dicembre 2009
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