#RomaFF16: Lavoratori, la forza di ripartire

Anjan Di Leonardo e Greta Agresti, in piena pandemia (marzo 2020), creano la Cerbero produzioni e girano il documentario Lavoratori, raccontando cosa stava successo a quattro operatori culturali e della ristorazione tra chiusure e voglia di ripartire, consapevoli della necessità di cercare nuove strade per ricominciare. La nostra intervista alla regista.
Intervista a Greta Agresti a cura di Giovanna Barreca

“Noi rilanciamo, noi vogliamo che spazi con diverse storie e diverse identità tornino a portare cultura e socialità”. Con molta positività, consci di cosa si è vissuto durante la pandemia, Anjan Di Leonardo e Greta Agresti non si limitano a girare e intervistare operatori culturali e della ristorazione colpiti dalla crisi generata dalla pandemia, ma si mettono in gioco in prima persona, rendendo il racconto diverso e sotto molti aspetti più autentico rispetto ai tanti visti in questi ultimi mesi. In Lavoratori, documentario presentato alla Festa del cinema di Roma, sedicesima edizione, ci sono Claudia che organizza concerti e ha un negozio di dischi, Marta che gestisce due locali (uno aperto cinque giorni prima della prima chiusura), Alessandro attore e regista teatrale, Fabio produttore e musicista e Anjan e Greta che, di quello stesso mondo come registi e produttori, fanno parte. Un settore culturale considerato generalmente superfluo ma che proprio in pandemia si è capito quanto sia fondamentale per la formazione di un individuo.

Quando, come si dice nel film: “Il mondo virtuale prende il sopravvento e il mondo sembra meno bello”, i due registi accendono la telecamera e riprendono – rendendola protagonista – Roma deserta, dalle piazze note nel mondo a quelle meno centrali; poi incontrano – in chiacchierate nei luoghi di lavoro – chi si interrogava su quanto stava accadendo, sulla propria storia e su cosa ne sarebbe stato del futuro perché luoghi diversi con i loro linguaggi e loro storie (dal teatro, alla sala di registrazione, al pub) potessero trovare il modo di vivere senza più false ripartenze o assistenzialismo. Reinventarsi e trovare nuove strade per non scomparire, com’è accaduto a un buon 25% di operatori.

Il montaggio segue il corso cronologico degli eventi e si chiude con le immagini dell’estate 2021, davanti alla nuova (forse definitiva) ripartenza,  lasciando – nell’ultima inquadratura – alla voce narrante e all’inquadratura con un carrello a seguire sui due registi, la domanda che ci poniamo tutti su come ne usciremo da quanto vissuto. Ne usciremo cambiati in meglio o in peggio?

Forse ci sarà bisogno davvero di diversi anni per poter rispondere.

Nella nostra intervista la regista ci racconta anche cosa sia significato per lei e Anja, come protagonisti della stessa crisi vissuta dai loro protagonisti, scegliere di girare e poi montare Lavoratori.

Oggi la Cerbero produzioni ha in cantiere un lungometraggio di finzione e un documentario.

giovanna barreca