Venezia79: Risuleo, Pesce e Clavenzani presentano Notte fantasma

In orizzonti extra Notte Fantasma, terzo lungometraggio di Fulvio Risuleo, sceneggiatore e regista di un film ad alta tensione, girato in una Roma notturna e quasi tutto nel chiuso claustrofobico di un'automobile.Protagonisti Edoardo Pesce e l'ottimo esordiente Yothin Clavenzani. La nostra intervista al regista e agli attori.
Intervista a Fulvio Risuleo a cura di Giovanna Barreca
Intervista ad Edoardo Pesce a cura di Giovanna Barreca
Intervista a Yothin Clavenzani a cura di Giovanna Barreca

Da tempo seguiamo il percorso artistico, tra fumetti, serie web, cortometraggi e lungometraggi di Fulvio Risuleo, classe 1991 che intervistammo al Festival di Cannes dove nel 2013 presentò Lievito madre, il suo corto di diploma al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, vincendo il terzo premio nella sezione Cinèfoundation (https://www.radiocinema.it/news/litaliano-risuleo-vince-cinefondation).

Nel 2015 il ritorno sempre a Cannes con Varicella che vinse alla Seimane de la critique. Seguirono tanti progetti che lo hanno visto impegnato nella sperimentazione tra diverse arti visive  (anche nella realizzazione di serie web), fino al 2017 con la presentazione di Guarda in alto, il suo primo lungometraggio (https://www.radiocinema.it/news/la-piazza-piatta-dei-tetti-di-roma-per-seguire-la-propria-curiosita-ed-esplorare). Alla 79a edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in Orizzonti extra presenta Notte fantasma, il suo terzo film che ne conferma il talento e l’estro creativo.

L’idea iniziale del soggetto era quella di raccontare un abuso di potere. Un poliziotto è il protagonista perfetto perché può esercitare un piccolo potere su ogni fermato. E, all’inizio del film sembra di vedere il solito poliziotto borioso, solo a perlustrare le strade della capitale. Nel buio della notte spia la consegna di un po’ di fumo tra dei ragazzi fermi vicino ad una panchina e il giovane Tarek (Yothin Clavenzani), che per l’uomo – visti i lineamenti – è sicuramente un migrante al quale chiedere subito il permesso di soggiorno. Una volta avvicinato, il sovraintendente Proietti (Edoardo Pesce) capirà di trovarsi davanti ad un giovane nato in Italia da genitori stranieri e lo spettatore inizierà a entrare in una storia che non ha un percorso scontato immaginato all’inizio; l’uomo forse non ha intenzione di portarlo in caserma e neppure di spaventarlo e lasciarlo andare ma, come afferma il regista ai nostri microfoni: “Sceglie di tenere in sospeso, in scacco il ragazzo per tutta la notte. Usa il potere per tenere in bilico”.  Inizieranno insieme un viaggio notturno in una Roma che volutamente non è definita dai suoi quartieri e monumenti più famosi, tra una sosta al ristorante e una al cimitero, fino ad arrivare al Tevere che, come afferma il regista è “un luogo simbolico che non ha bisogno di spiegazioni”.

Innamorato da sempre dei film con le atmosfere noir e dall’idea di girare un film tutto in una notte e quasi tutto nel chiuso claustrofobico di un’auto, il regista usa tali elementi come stimoli creativi per trascinare anche lo spettatore in un viaggio ad alta tensione perché, come Tarek, non è chiaro cosa accadrà. Se dopo una rissa al ristorante ci sarà la liberazione o un altro incontro, un altro scontro tra i due che sono gli unici due protagonisti del film.

Ottima la scelta del giovane Clavenzani che con il suo sguardo regge dei durissimi primi piani a due con Pesce. Il giovane attore, dopo Notte fantasma, è nel cast della serie Skam Italia  5 di Tiziano Russo.

giovanna barreca