Che strano chiamarsi Federico!

A vent’anni dalla morte di Federico Fellini, e a dieci dall’ultimo film girato, “Gente di Roma”, Scola torna dietro alla macchina da presa per ritrovare la memoria di una storia comune e riavvicinarsi ad un amico.

We Are the Best!

Il regista svedese adatta per il grande schermo la graphic novel biografica scritta dalla moglie Coco e dà vita ad un film vitale e pieno di energia, una pellicola che grazie ad una scrittura leggera e divertita rappresenta l’adolescenza con autenticità e senza falsi sentimentalismi.

Je m’appelle Hmmm…

La regista francese ci racconta una storia dolorosa, ma aperta all’ottimismo; una storia che purtroppo non può sorvolare su certi momenti angoscianti e che ci pone più di un interrogativo, senza però azzardare giudizi.

White Shadow

L’opera di Deshe ha dalla sua l’impatto e la forza di una storia che ha bisogno di poco per sconvolgere lo spettatore; l’autore ne sfrutta i momenti salienti, ma non riesce a mantenere la stessa tensione per tutta la lunga durata del film, concedendosi qualche pausa di troppo dopo un inizio molto convincente e un finale all’insegna della libertà e della speranza.

Bertolucci on Bertolucci

E’ durato oltre due anni il progetto dei due autori che hanno esaminato oltre trecento ore di materiale da archivi di tutto il mondo, firmando un film-saggio di grande coesione, interamente dedicato al grande regista di Parma, quest’anno presidente di giuria a Venezia.

Zoran, il mio nipote scemo

Oleotto sfrutta una struttura molto solida, con situazioni consuete, proponendole però in maniera nuova e mai banale e grazie ad una sceneggiatura puntuale e senza sbavature. Il risultato è una commedia autentica e divertente.

The Armstrong Lie

Questa è la storia di un vincitore nato che ha dovuto fare i conti con la sconfitta più grande, di un despota violento e prevaricatore, di un bugiardo così abituato a dire fandonie da crederci ciecamente, di un combattente, un sopravvissuto che ha saputo ispirare gli altri e che allo stesso tempo ha infranto gli stessi valori in cui credeva.

The Unknown Known

Dovrebbe essere la verità storica l’obiettivo principale del regista, il desiderio di far luce sulle zone d’ombra di uno dei personaggi più influenti della storia contemporanea, eppure Morris lascia che sia Rumsfeld a monopolizzare il dialogo.

Sacro GRA

Il film non racconta Roma, i drammi sociali che si consumano ai margini della grande città, sebbene se ne intravedano i risultati, ma mette in luce le persone che la animano, con una narrazione piacevole e non fredda.

L’intrepido

Dopo ‘Il primo uomo’, manifesto della maturità di un autore tra i più vitali del nostro cinema, ‘L’intrepido’ rappresenta una flessione, il piccolo inciampo di un regista quasi spaesato nella storia che ha scelto di raccontare, nata da una pregevole intuizione, ma calibrata in maniera non perfetta.

Monsters University

Pixar ha dato vita ad un prodotto divertente e toccante ed è riuscita a creare un’opera originale, senza privarla della continuità narrativa con il precedente capitolo; in poche parole, una delizia per gli occhi e per il cuore.

A Royal Affair

Avvincente nella resa dei protagonisti, accurato nella ricostruzione storica, il film dell’autore danese soddisfa per l’ampio sviluppo narrativo, modulato attorno a fatti realmente accaduti, ma non si distacca dai canoni del dramma in costume.

Una canzone per Marion

Pur mitigato dall’aplomb britannico, l’approccio solare del film ci coinvolge senza vergogna, così la tragedia di una coppia di anziani signori davanti ad un inevitabile distacco diventa occasione per demolire i muri dell’indifferenza.

Il mondo di Arthur Newman

L’autore newyorchese non va mai oltre le righe, grazie alle contenute (ma non fredde) interpretazioni dei protagonisti che gli permettono di mantenere intatto il senso profondo della storia, a dispetto di una messa in scena eccessivamente ricercata.