Primavera Francese

08/04/11 - Torna l'appuntamento capitolino con il cinema d'Oltralpe, che si sposta al Pigneto. In rassegna Godard, Amalric, Rousseau e Straub.

Senza il sostegno dell’Ambasciata e con un decimo del budget dell’anno scorso, ma con tanta voglia di continuare, torna a Roma da oggi fino al 10 aprile la Primavera del Cinema Francese, manifestazione che si prefigge di creare un legame tra il pubblico capitolino e gli esponenti più interessanti della cinematografia d’Oltralpe, che quest’anno andranno da Godard ad Amalric,da Rousseau a Straub. E per cominciare nel segno del rinnovamento, questa ottava edizione condensata in tre giorni si sposterà anche di sede: dalla tradizionale e centrale sala Trevi, chiusa per lavori, al Nuovo Cinema Aquila e al Kino, in quel Pigneto che si sta affermando come cuore culturale pulsante della Capitale.

Il programma si aprirà stasera, 8 aprile, alle 20 con un nome inscritto nella storia del cinema, Jean-Luc Godard, di cui sarà proiettato l’ultimo capolavoro Film Socialisme (presentato all’ultimo Festival di Cannes ma mai arrivato in Italia). “Qual è l’ultimo film che avete visto, in ordine di tempo, di Godard?” chiede a mo’ di provocazione uno degli organizzatori della Primavera del Cinema Francese, il critico Eugenio Renzi, per sottolineare come la scelta di inserire quest’opera in rassegna non risponda alla volontà di rendere omaggio a un’icona del passato ma di dare diffusione all’opera di un cineasta ancora molto attivo e capace di costituire un punto di riferimento a livello internazionale. A testimoniarlo sarà tra l’altro il dibattito previsto dopo la proiezione di stasera, cui parteciperanno Enrico Ghezzi e Roberto Turigliatto alla presenza dei due ospiti d’onore del festival, i registi Mathieu Amalric e Jean-Claude Rousseau.

Interprete stimato – scoperto da Arnaud Desplechin e affermatosi anche in grandi produzioni internazionali come Munich di Spielberg, Marie-Antoinette di Sofia Coppola, Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel e addirittura nell’ultimo capitolo della saga di James Bond Quantum of SolaceAmalric vanta in realtà una lunga carriera dietro la macchina da presa, e lo ha ricordato bene al mondo con il suo ultimo film Tournée, grande successo di Cannes 63 uscito solo di recente nelle sale italiane. Proprio a quest’opera è dedicata la locandina della Primavera del Cinema Francese, così come sarà la sua produzione da regista a costituire uno dei fulcri principali della manifestazione, che nel corso dei suoi tre giorni proporrà vari incontri con Amalric e i sui film: La Chose publique, Mange ta soupe, Le Stade de Wimbledon e naturalmente Tournée. A fianco a lui nel programma del Festival, la cinematografia di altri due cineasti appartenenti al panorama autoriale francese come Rousseau (che presenterà oggi in “seconda serata” De son appartement) e Jean-Marie Straub.

Grande novità di quest’anno la sezione Dans l’atelier de ma tête (più o meno traducibile come “nella fabbrica della mia testa”) ospitata presso il cineclub Kino, in cui i filmmaker presenti alla kermesse avranno la possibilità di discutere e illustrare al pubblico il processo creativo e produttivo alla base dei propri film. Per intensificiare lo “scambio culturale” tra il cinema francese e quello italiano, l’équipe del Festival non esclude inoltre che dalla prossima edizione questo nuovo spazio sia aperto anche ai nostri autori più interessanti.

Tutte le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli in italiano. Per il programam e altre informazioni: www.primaveracinemafrancese.it

LAURA CROCE