The Husband
Quella dell’autore canadese è un’opera in bilico tra dramma e commedia che riesce a far sorridere e riflettere e che tuttavia avrebbe meritato un epilogo più coraggioso e meno convenzionale.
Stop the Pounding Heart
Struggente documentario rurale che scava nelle profondità dell’animo umano osservandone le fragilità e i bisogni primordiali.
La spettrale Catania di Edoardo Morabito e Donatella Finocchiaro
Tra i documentari italiani del Torino Film Fest, I fantasmi di San Berillo di Morabito racconta un quartiere attraverso lo sguardo di Goliarda Sapienza.
Alla riscoperta del cinema di Armando Crispino
L’etrusco uccide ancora torna sul grande schermo del Torino Film Fest, un’occasione per scoprire il cinema di Crispino dalle parole del figlio Francesco.
In bicicletta con Maya
In Molière in bicicletta di Le Guay, si utilizza il teatrale del Misantropo per raccontare una storia di vendetta, gelosia e frustrazioni con il tono leggero della commedia. Al Torino Film festival intervistiamo il regista, Lambert Wilson e la nostra Maya Sansa.
Ritesh Batra porta a Torino la tradizione dei dabbawalla
Il regista indiano Batra presenta The Lunchbox, film realizzato grazie al Torino Film Lab, storia di amicizia epistolare sulla scia di una gavetta.
Western senza vincitori per Ed Harris
In After Hours, la sezione ‘notturna’ del Torino Film Festival, un western che indaga il tema della vendetta. Sweetwater dei fratelli Miller è una tragedia senza vincitori con uno straordinario Ed Harris e una bella scoperta: January Jones.
Karaoke Girl
Un’opera che mescola sapientemente il documentario puro con la finzione (la linea di confine è quasi impercettibile) per dar vita a un ritratto di ragazza sincero e appassionato sullo sfondo della Thailandia moderna.
Ida
Fotografata in uno splendido bianco e nero, “Ida” è un’opera dai toni molto sommessi che riesce a raccontare senza facili scorciatoie e insieme con grande rigore formale il percorso di maturazione di una giovane donna.
The Grand Seduction
Il film interpretato da Brendan Gleeson e Taylor Kitsch è il più classico dei feel good movie, che va gustato sequenza per sequenza, nella sua totale semplicità.
Il treno va a Mosca
A rendere particolare questo documentario è la capacità dei due autori di sovrapporre il proprio sguardo con quello del protagonista, Sauro Ravaglia, dando nuova vita al materiale raccolto.
A Woman and War
La guerra e soprattutto l’identificazione collettiva con l’Imperatore-dio ha creato nelle coscienze dei protagonisti (in particolare dei due personaggi maschili) una lacerazione così profonda da non poter essere più sanata.
Pelo Malo
Alla rappresentazione accurata di un ambiente sociale povero e degradato in cui si muovono i personaggi, non corrisponde la stessa attenzione nella “descrizione” del loro mondo interiore, quasi fossero denotati solo ed esclusivamente dalle loro azioni.
Red Family
Lo strappo insanabile fra Corea del Nord e Corea del Sud è tutto racchiuso in questa coraggiosa spy-story capace di reggere con disinvoltura ed eleganza la ‘mano pesante’ di Kim Ki-duk, autore della sceneggiatura e produttore.
Un’apertura con giovani vecchietti
Il Torino Film Festival 2013 nella serata inaugurale, presenta la commedia di Joh Turteltaub con De Niro, Freeman, Douglas e Kline. Quattro arzilli vecchietti, amici da 60 anni e pronti ad un’ultima avventura insieme. Nostra intervista al regista.
Blue Planet Brothers
Un progetto libero e fuori dagli schemi, in cui Miike, in dieci mini-storie che ammontano a 60 minuti totali, fa un giocoso elogio al tabagismo, ma soprattutto destruttura generi e topoi cinematografici, compresi i suoi.
La sedia della felicità
Un film divertente e divertito, libero dalle regole, che segue una linea narrativa tutta sua e diretto da un regista che si prende i suoi rischi senza paura del lieto fine.
C’era una volta un’estate
Commedia sentimental familiare, vintage sia nel look che nel mood, che fa riecheggiare nella mente il ricordo delle lunghe estati della nostra adolescenza in località di villeggiatura in cui il tempo sembra scorrere molto più lento rispetto al resto del mondo.
Suzanne
Dramma familiare sull’amore a tutto tondo che scruta, con delicatezza e senza mai emettere giudizi, i perversi e talvolta contraddittori meccanismi di sacrificio e sottomissione che scattano nel cuore e nella mente di una donna che perde il controllo della sua vita per inseguire l’amore.
Au nom du fils
Nel complesso la commedia nera di Lannoo funziona, strappa anche qualche risata per il modo oltraggioso e amorale di rendere il problema, prendendosi i suoi rischi con coraggio, ma non riesce ad entrare sotto pelle.
Molière in bicicletta
Il film è un cioccolatino ripieno di cianuro, una pellicola scritta con intelligenza che all’inizio avvolge e rassicura, poi tramortisce e spiazza.
C.O.G.
La condizione umana nelle sue sfumature più dolenti osservata da un punto di vista inconsueto e illuminante, raccontata con lucidità e sprazzi di umorismo nerissimo che lasciano addosso una s(tr)ana sensazione di inquietudine.
2 automnes 3 hivers
In questo affascinante “2 automnes 3 hivers” il cinema si fa essenza, si fa denso di parole ed emozioni e la camera a mano si alterna all’uso mockumentaristico della macchina da presa fissa con cui il regista mette i suoi personaggi di fronte allo spettatore
Non dico altro
Quando il focus si concentra su Eva e su Albert la commedia si alza di livello e diventa il delizioso racconto di una storia d’amore tra due persone impacciate e sensibili, resa più preziosa dai due protagonisti, la radiosa Julie-Louis Dreyfuss e James Gandolfini.